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URBINO PLAYS JAZZ 2020 VI EDIZIONE: 31 luglio / 5 agosto 2020

URBINO PLAYS JAZZ 2020 VI EDIZIONE

Il festival Urbino Plays Jazz approda quest’anno alla sua sesta edizione con un’offerta artistica più ad ampioraggio rispetto alle edizioni precedenti. In quest’ottica progressiva il festival di musica Jazz voluto e ideato dall’associazione UJC, con il patrocinio del Comune di Urbino, Galleria Nazionale delle Marche, Accademia Raffaello, Club per l’Unesco di Urbino e il Montefeltroe alcuni importanti sponsor privati come IMAB GROUP e STARKsi propone l’obiettivo di rappresentare un “modo per poter riavvicinarsi e ritrovarsi grazie alla musica”. La musica quest’anno, più che nei precedenti, diventa viatico per uscire, vivere la città e rivitalizzarne gli spazi.

L’associazione si è proposta quindi di perseguire in primis un obiettivo di tipo sociale, ma che inevitabilmente influenza la proposta artistica del festival, cercando con essa di arrivare ad abbracciare un pubblico più generalista, ma al contempo non rinunciando ad una elevata qualità sul palco. Quest’anno per la prima volta un omaggio speciale all’eterno Maestro Raffaello Sanzio, con una rivisitazione in musica di alcune delle sue opere più importanti da parte di due artisti di fama mondiale come Simone Zanchini e Mario Marzi, che porteranno il jazz e la classica all’interno dello stupendo Cortile di Palazzo Ducale. Insieme al duo si esibirà anche il giovane artista urbinate Filippo Gualazzi, fresco di chiamata a partecipare alla Biennale di Venezia 2020, che eseguirà per l’occasione un mapping immersivo su di una delle quattro facciate del Cortile.

Ad aprire la manifestazione sarà un’artista di fama nazionale che porterà sul palco un progetto fresco, energico e che strizza l’occhio al pop, con solidi artisti che propongono un suono ed arrangiamenti davvero interessanti, andando ad unire vari generi e stili con una forte influenza nu soul.
Serena Brancale un’artista energica ed eclettica che sa vivere ed interagire col pubblico.

Sabato il Sam Paglia Trio con l’aggiunta di un sassofonista di eccellenza, Alessandro Scala, porterà sul palco una scarica di funk e soul appoggiato sul caldo e vibrante suono dell’organo Hammond di Sam Paglia, artista riconosciuto non solo in Italia ma anche in Europa.

Protagonisti della terza giornata sei giovani artisti marchigiani che si sono distinti a livello nazionale prendono parte al Tour Music Fest 2018 arrivando in finale a Roma e posizionandosi 3° in tutta Italia. EEF EarlyEttringiteFormation è un sestetto di giovani musicisti marchigiani. Il gruppo propone un progetto di musica inedita dalle sonorità originali, decisamente Rock ma con molteplici influenze, dal Jazz, Funk alla Fusion.

Il quarto appuntamento propone una indubbia eccellenza marchigiana rappresentata dal trombonista Massimo Morganti uno dei massimi esponenti dello strumento a livello nazionale, che si aggiunge ad un quartetto di talento che ha come leader il giovane trombettista Ivan Elefante. Il quartetto propone musiche originali ispirate ai grandi trombettisti che si sono distinti nella storia del Jazz per lirismo ed esaltazione del canto, questa è la ricerca su cui basa il progetto.

Il quinto appuntamento è un inedito, due artisti di fama mondiale ed originari dei territori del Montefeltro, riporteranno in musica quello che le immagini di alcune delle più importanti opere di Raffaello Sanzio gli hanno ispirato e trasmesso. A fare da cornice alla performance del duo, un visual mapping creato dall’artista urbinate Filippo Gualazzi, giovane talento che si sta distinguendo sia in Italia che all’estero aggiudicandosi premi e partecipazioni ai più importanti, festival, mostre e manifestazioni nel settore della digital art.

Per la chiusura un’artista di fama mondiale, che si è esibito in tutto il mondo con alcuni dei maggiori esponenti della musica Jazz come Elvin Jones, Manu Katché, Richard Bona, Michel Petrucciani,e allo stesso tempo con famosissimi artisti legati ad altri generi come Pino Daniele, Jovanotti, Niccolò Fabied altri ancora.
Con lui sul palco ci saranno Andrea Rea al pianoforte, Daniele Sorrentino al contrabbasso e Luigi Del Prete alla batteria, un quartetto collaudatissimo che con assoluta creatività si muove fra melodie e sonorità blues, hard bop, funk e altro ancora, una fantastica formazione ed un’importante firma per concludere al meglio le sei giornate del Festival.

31/7/2020 – SERENA BRANCALE TRIO PRESENTA IL SUO ALBUM “VITA D’ARTISTA” (PIAZZA RINASCIMENTO)
Start 21.30
Biglietto: 5 euro, 3 euro ridotto
Serena Brancale – voce
Dario Panza – batteria
Domenico Sanna – fenederrhodes/basso
Il fenomeno Serena Brancale, cantante perfetta, in bilico tra Jazz e canzone d’autore. Serena Brancale una delle voci più talentuose della scena musicale italiana.
Dotata di una voce scura e versatile, in questo nuovo progetto decisamente nu-soul, con la sua creatività attraversa funk, jazz e R’n’B strizzando l’occhio al rap ma senza mai dimenticare i moderni suoni dell’elettronica. Dotata di una forte inclinazione nel valicare confini sonori, la cantante riesce fisiologicamente a “manipolare” con grande disinvoltura i diversi generi, attraverso le sue inedite composizioni.
È riuscita a conquistare il grande pubblico con la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2015 dove ha presentato una versione raffinatissima del suo brano “Galleggiare”, contenuta nell’omonimo album uscito con la WARNER MUSIC ITALY.
Grandi collaborazioni sui palchi più importanti in Italia e all’estero: dal tour con Il Volo (2016) a quello con Mario Biondi (2017).
Ad accompagnarla sul palco per presentare il suo nuovo lavoro discografico Vita d’artista (Avarello Music srl), due grandi musicisti e componenti la sua stabile formazione, Domenico Sanna al fender rhodes/basso synth e Dario Panza alla batteria.

1/8/2020 SAM PAGLIA TRIO FEAT. ALESSANDRO SCALA (PIAZZA RINASCIMENTO)
Start 21.30
INGRESSO LIBERO
Sam Paglia – organo Hammond
Michele Iaia – batteria
Peppe Conte – chitarra
Alessandro Scala – sax
Come da tradizione per le band romagnole guidate nel tempo da Sam Paglia, il suono della tastiera Hammond C3 è la cellula identificativa e primaria a cui – in profonda simbiosi – si aggiunge una inattaccabile base ritmica e una chitarra calda come una febbre estiva.
Sam Paglia, romagnolo, classe 1971, musicista, scrittore e disegnatore di fumetti, esordisce col suo primo disco per la Irma Records “B- Movie Heroes “ nel 1998, un’opera che racchiude già in sé tutti i generi che caratterizzeranno le produzioni successive: jazz, soul, funk, bossanova e colonne sonore. Il Sam Paglia Trio nel giro di pochi anni diventerà il punto di riferimento dell’Hammond sound made in Italy, con oltre 1200 concerti, 13 dischi e numerosissime compilation. Suonano con lui Michele Iaia alla batteria e Peppe Conte alla chitarra. L’ultimo disco è live e si intitola Live in Italy.
Ad aggiungersi al trio come spesso accade da oltre sei anni il sassofonista Alessandro Scala, anche lui figlio della Romagna, musicista versatile e con tante esperienze importanti alle spalle, perfetto per portare ulteriore funk e classe sul palco.

2/8/2020 EEFEarlyEttringiteFormation(PIAZZA RINASCIMENTO)
Start 21.30
INGRESSO LIBERO

Cecilia Rossini – voce
Leonardo Roselli – sax
Matteo Paggi – trombone
Umberto Ferretti – chitarra
Giovanni Golaschi – basso elettrico
Mattia Leoni – batteria

EEF EarlyEttringiteFormation è un sestetto di giovani musicisti marchigiani. Il gruppo propone un progetto di musica inedita dalle sonorità originali, decisamente Rock ma con molteplici influenze, dal Jazz, Funk alla Fusion. Nella primavera del 2018 registrano la prima demo contenente tre brani originali al NufabricBasement Studio Recording di Fermo e prendono parte al Tour Music Fest 2018 arrivando in finale a Roma e posizionandosi 3° in tutta Italia. Partecipano al Forum Jazz Live di Forlì con DaveWeckl e Mike Stern giungendo sino alla semifinale. Ad oggi, hanno completato la registrazione del loro primo disco “Horror Vacui” presso Astronave Recording Studio di Recanati. L’album esprime perfettamente il concetto del “terrore del vuoto” che da sempre si è presentato in diverse forme artistiche dalla pittura, alla scultura, all’architettura, che si avvale dell’atto del riempimento di un’intera superficie di un’opera con dei particolari finemente dettagliati. Così come nell’arte bizantina, gotica, barocca o quella di M.C Escher, anche il concetto di Rock può prendere forma attraverso un “esuberanza decorativa”, avvalendosi di una continua ironia e provocazione per l’ascoltatore. Il nome EEF EarlyEttringiteFormation prende invece spunto dal mondo della chimica: l’ettringite primaria è un composto che si forma nella fase di presa del cemento ed è ciò che conferisce ad esso la compattezza e il tipico carattere lapideo. Il progetto nasce da questa spiegazione puramente scientifica, dove ne è stato colto il senso più filosofico: EEF EarlyEttringiteFormation è il connubio tra sei elementi di estrazioni differenti che, miscelati insieme, danno origine ad un composto solido come il cemento.

3/8/2020 IVAN ELEFANTI QUARTET FEAT. MASSIMO MORGANTI (PIAZZA RINASCIMENTO)
Start 21.30
INGRESSO LIBERO
Ivan Elefante – Tromba
Alessio Capobianco- chitarra elettrica
Francesco Sarrini – contrabbasso
Dario Rossi – batteria
Massimo Morganti – trombone

Il gruppo si forma all’interno della Siena Jazz University nel 2017 e nasce dall’esigenza del trombettista-leader di dare vita ad arrangiamenti di brani che negli anni contribuiscono a formare la sua personale idea di musica, passando poi al lavoro su composizioni originali. La ricerca del progetto è mirata a trovare un suono che abbia un’identità ben distinta e che riesca a trasmettere la visione comune di interplay dei quattro musicisti. Il punto di partenza è l’ispirarsi a grandi trombettisti che si sono distinti nella storia del Jazz per lirismo ed esaltazione del canto, partendo da Chet Baker arrivando, anche per quanto riguarda l’aspetto compositivo, a Tom Harrell e Kenny Wheeler. Composizioni originali ed arrangiamenti nascono dal desiderio di unire ad una melodia semplice ed orecchiabile un’armonizzazione più ricercata, così da dare un nuovo colore anche a brani non propriamente jazzistici; il quartetto cerca di sviluppare ogni tipo di spunto, a prescindere dal genere musicale, che possa stimolare la creatività sia del musicista che dell’ascoltatore. Oltre a Ivan Elefante alla tromba e al flicorno, il gruppo è completato da Alessio Capobiancoalla chitarra elettrica, Francesco Sarrini al contrabbasso e Dario Rossi alla batteria.
Un ospite d’eccezione si unirà al quartetto, marchigiano ed attualmente uno fra i più importanti trombonisti italiani, il Maestro Massimo Morganti.

4/8/2020 SIMONE ZANCHINI E MARZI DUO (Cortile PALAZZO DUCALE)
Start 21.30
Biglietto: 10 euro, 8 euro ridotto

Simone Zanchini – fisarmonica
Mario Marzi – Sax

Un duo che nasce nel Montefeltro e arriva nei i teatri, i festival e le concerthalls più importanti del mondo.
Due musicisti molto creativi virtuosi del proprio strumento che si incontrano e dialogano fra loro per musicare le immagini di alcune delle più interessanti opere dell’eterno maestro Raffaello Sanzio. Un percorso dove le opere stimoleranno brani classici alternati a momenti di improvvisazione estemporanea più o meno libera. Il passato verrà interpretato attraverso un linguaggio contemporaneo che cercherà di mettere in contatto arte visiva e musicale per trasportare il pubblico in un viaggio inaspettato. L’incontro del suono dei due nudi strumenti, il calore del legno della fisarmonica e il metallo dei sassofoni, daranno vita ad un’esperienza artistica decisamente creativa.
Mario Marzi, vincitore di 9 concorsi nazionali e 4 internazionali, ha tenuto concerti in veste di solista con le più importanti orchestre sinfoniche: “Orchestra Sinfonica RAI di Torino”, “Accademia naz. di Santa Cecilia”, “Arena di Verona”,“Teatro comunale di Firenze”, “Teatro alla Fenice di Venezia”, “Orchestra della Svizzera Italiana”, “Caracas Symphony Orchestra”, ecc.Di particolare prestigio la sua ventennale collaborazione con il “Teatro Alla Scala di Milano” e la“Filarmonica della Scala” sotto la direzione dei maggiori direttori contemporanei: R. Muti, C. M. Giulini, G. Prètre, L. Maazel, L. Berio, R. F. de Burgos, S. Bychkov, G. Sinopoli, C. Abbado, W. Sawallisch, M. W. Chung, R. Chailly, D. Harding,G. Dudamel ecc. Più volte scelto dal Mº Riccardo Muti in seno alla compagine scaligera per ruoli solistici, viene allo stesso modo invitato dal Mº Zubin Mehta per le tournée dell’orchestra del “Maggio Musicale Fiorentino”.
Simone Zanchini, fisarmonicista tra i più interessanti e innovativi del panorama internazionale, la sua ricerca si muove tra i confini della musica contemporanea, acustica ed elettronica, sperimentazione sonora, contaminazioni extracolte senza dimenticare la tradizione, sfociando così in un personalissimo approccio alla materia improvvisativa. Diplomato con lode in fisarmonica classica al Conservatorio “G.Rossini” di Pesaro, con il maestro Sergio Scappini. Strumentista eclettico, esercita un’intensa attività concertistica con gruppi di svariata estrazione musicale (improvvisazione, musica contemporanea, jazz, classica). Ha suonato nei maggiori festival e rassegne in Italia (Clusone Jazz, Umbria Jazz, Tivoli Jazz, Time in Jazz -Berchidda, Sant’Anna Arresi, Barga Jazz, Mara Jazz, Jazz in’it -Vignola, Ravenna Festival, Rossini Opera Festival, Siena Jazz, Rumori Mediterranei – Roccella Jonica) e nei più importanti festival internazionali (Francia, Austria, Germania, Inghilterra, Olanda, Svezia, Danimarca, Finlandia, Slovenia, Croazia, Macedonia, Spagna, Norvegia, Russia, Tunisia, Libano, India, Venezuela, USA, Giappone). Vanta collaborazioni con molti musicisti di fama internazionale e di differenti estrazioni: Thomas Clausen, Gianluigi Trovesi, Javier Girotto, Marco Tamburini, Massimo Manzi, Tamara Obrovac, Vasko Atanasovski, Paolo Fresu, Antonello Salis, Han Bennink, Art Van Damme, Bruno Tommaso, Ettore Fioravanti, Mario Marzi, Michele Rabbia, Andrea Dulbecco, Giovanni Tommaso, Gabriele Mirabassi, Frank Marocco, Bill Evans, Adam Nussbaum, Jim Black, John Patitucci.
Insieme ai due musicisti, ad esibirsi sarà un giovane ma ormai riconosciuto artista Urbinate, Filippo Gualazzi, fresco di chiamata a partecipare alla Biennale di Venezia che si terrà fra settembre ed ottobre di quest’anno. Con la sua visual art modificherà lo scenario alle spalle del duo realizzando un originale mappingimmersivo su di una delle quattro facciate del cortile che renderà ancora più unica e rara l’esibizione dei due maestri.

5/8/2020 STEFANO DI BATTISTA QUARTET (PIAZZA RINASCIMENTO)
Start 21.30
Biglietto: 5 euro, 3 euro ridotto

Stefano Di Battista – sax
Andrea Rea – pianoforte
Daniele Sorrentino – basso
Luigi Del Prete – batteria

Stefano di Battista sassofonista italiano tra i più apprezzati sulla scena internazionale, noto anche al pubblico televisivo per le sue partecipazioni al festival di Sanremo e altri programmi popolari.
Il primo a credere in lui e? stato il compianto Massimo Urbani. E dai tempi in cui i due sassofonisti si frequentavano, Stefano Di Battista ne ha fatta parecchia di strada: si trasferisce a Parigi nei primi anni Novanta e la sua ascesa e? stata inarrestabile: entra nelle file del gruppo di Michel Petrucciani e dell’Orchestre National de Jazz e quindi viene scritturato da uno storico marchio discografico quale e? la Blue Note, casa per la quale incide “A prima vista”, “Stefano Di Battista” (con Elvin Jones alla batteria) e ‘Round About Roma”.
In tutti questi anni Di Battista non ha mai abbandonato la strada maestra del jazz, percorrendola nel segno del più? sanguigno hard bop.
Nel 2005 ha partecipato al Festival di Sanremo assieme alla moglie Nicky Nicolai con il brano Che mistero e? l’amore conquistando il 4° posto nella classifica finale (vincitore nella categoria “Gruppi”).
E’ stato leader della propria orchestra nel programma televisivo “Il senso della vita” con Paolo Bonolis trasmesso su Canale 5. Nel 2008 fu ospite dei Tiromancino al Festival di Sanremo. Nel 2009 ha partecipato nuovamente a Sanremo con la moglie portando un brano scritto da lui e da Jovanotti intitolato Piu? sole.
Oltre ad avere partecipato a diverse edizioni del concerto del Primo Maggio di Roma, ha collaborato, tra gli altri, con: Michel Petrucciani, Fabrizio Bosso, Elvin Joens, NatAdderley, Greg Hutchinson, Rita Marcotulli, Flavio Boltro, Jacky Terrasson, BaptisteTrotignon, Giovanni Tommaso, Glauco Venier, Niccolo? Fabi, Richard Bona, ManuKatche?, e i Gabin.
Con lui sul palco ci saranno Andrea Rea al pianoforte, Daniele Sorrentino al contrabbasso e Luigi Del Prete alla batteria, un quartetto collaudatissimo che con assoluta creatività si muove fra melodie e sonorità blues, hard bop, funk e altro ancora, una fantastica formazione ed un’importante firma per concludere al meglio le sei giornate del Festival.

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