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Urbino Musica Antica: 21 – 30 luglio 2022

URBINO  – FESTIVAL DI MUSICA ANTICA 2022

Dopo le edizioni del 2020 e del 2021, modificate nella durata per far fronte all’emergenza Covid-19, Urbino Musica Antica 2022 torna a svolgersi nell’arco di 10 giorni: 16 concerti, dal 21 al 30 luglio. Un cartellone ricco e vario, caratterizzato, dalla presenza di artisti di fama internazionale e giovani talenti.

Sotto il segno della rinnovata sinergia con il Comune di Urbino, la Galleria Nazionale delle Marche e la Confraternita di S. Giuseppe, la rassegna sarà ospitata nei luoghi pià suggestivi della città: il Salone Raffaello del Legato Albani, l’oratorio

  1. Giuseppe ed il cortile d’onore e la sala del trono del Palazzo Ducale.

Ogni concerto di Urbino Musica Antica deve possedere un background di ricerca, una drammaturgia interna che racconti qualcosa oltre la musica, in un costante equilibrio fra intrattenimento, spettacolo ed evento culturale.

L’apertura di giovedì 21 luglio è dedicata ad una speciale ricorrenza: il cinquecentenario della morte del Duca Federico da Montefeltro. Nel cortile di Palazzo Ducale risuoneranno le musiche quattrocentesche della corte urbinate in un programma esclusivo dell’ensemble Micrologus: “Musasque colit Federicus”.

 Due appuntamenti venerdì 22, con due artisti della nuova generazione della musica antica: con “Pizzicar d’affetto”, Davide Ferella, virtuoso del mandolino barocco, presenta un’antologia di sonate del settecento italiano, accompagnato dal suo ensemble Accademia degli Erranti, in veste tutta “pizzicata”: cembalo, chitarra, arpa. Lente d’ingrandimento su un altro grande personaggio del Rinascimento italiano. Giovanni Bellini presenta il concerto “Il liuto di Lorenzo”. Un viaggio affascinante nell’ambiente fiorentino in tutte le sue sfumature, dal carnevale ai canti spirituali. La ricerca di Giovanni Bellini, impreziosita dal reperimento di molti brani inediti, è il primo lavoro sistematico sulla musica liutistica della Firenze medicea.

Sabato 23 è la volta dell’arpa di Flora Papadoupulos, che, sulla sua copia della famosa arpa Barberini, esegue il suo originale programma “Unwritten”, una brillante trascrizione per arpa di famosi brani concepiti originalmente per violino. Il secondo appuntamento della giornata è con il soprano Carlotta Colombo, una delle artiste di maggior rilievo della nuova generazione di specialisti del canto barocco. Il programma “Armi d’affetto” è un caleidoscopio di arie d’opera del Seicento romano e veneziani accompagnate dall’orchestra Concerto Romano diretta da Alessandro Quarta; pagine di Scarlatti, Cavalli, Legrenzi, Melani, Pasquini e molti altri autori che non finiscono di sorprendere per spessore drammatico e modernità delle soluzioni compositive.

Domenica 24 si apre con Evangelina Mascardi, una delle liutiste più acclamate al mondo, nonché docente ai corsi della FIMA, con un recital di musiche secentesche francesi “La Belle Homicide”. Segue il giovanissimo duo Alter Ego, costituito dalle virtuose Eleonora Bišćević (flauto traversiere) Arianna Radaelli (cembalo) con un’antologia di brani del ‘700 italiano dal titolo “Passatempo galante”.

Lunedì 25 apre con un altro artista appartenente alla scuderia dei docenti dei corsi FIMA: Frédérick Haas offre, con “I coloristi della tastiera” una interpretazione di pagine scelte di François Couperin e Domenico Scarlatti. Il concerto serale nasce per celebrare un altro grande cinquecentenario: la circumnavigazione di Ferdinando Magellano. In collaborazione con l’Ambasciata di Spagna in Italia, la rinomata cantante spagnola Èlia Casanova, accompagnata alla vihuela de mano da Belisana Ruíz, eseguirà il programma “Cancionero Español”, punteggiando il viaggio di Magellano con i più bei canti del suo tempo.

Martedì 26 è la volta di un concerto/spettacolo. Arnalta Cafè è un cabaret concerto in cui le nutrici dell’opera italiana del Seicento si danno il turno per cantare le proprie proteste, le voglie, le saggezze, le irriverenze, sulle note di Cavalli, Monteverdi, Melani, Sartorio ed altri. Una ricerca di gemme del nostro teatro musicale condotta esplosivamente del tenore (qui en-travesti) Luca Cervoni. Consigliato ai minori.

Mercoledì 27 salirà sul palco di Urbino Musica Antica l’ensemble francese Les Constellations con un programma secentesco intitolato La mouche à miel. Chi erano i cavalieri della mouche à miel? Lo scopriremo in questo ipnotizzante concerto. L’Oratorio S. Giuseppe sarà la magnifica cornice del concerto di giovedì 28: Mille Consigli, ovvero, le Instabilità dell’Ingegno, un programma legato a doppio filo con il territorio e la Storia della liuteria nelle Marche.Il violinista di fama internazionale, nonché docente dei corsi FIMA, Enrico Gatti, suonerà un violino di liuteria marchigiana della prima metà del Seicento, accompagnato da GuidoMorini all’organo storico S. Vici presente e perfettamente funzionante nella cantoria

dell’oratorio.

Un trio di specialisti mondialmente acclamati si unisce venerdì 29 per dare vita ad un programma intimo e prezioso. Monica Piccinini, presente anche fra i nostri docenti, accompagnata dal violista Patxi Montero e l’arpista Mara Galassi eseguirà pagine famose e preziosi ritrovamenti del Seicento italiano: Monteverdi, Mazzocchi, Marazzoli ed altri.

La rassegna, come di consueto, termina con l’esibizione del concerto finale della masterclass di Alessandro Quarta sull’oratorio secentesco il Teatro Armonico, sabato 30. Gli iscritti provenienti da tutto il mondo, cantanti e strumentisti si esibiranno in due oratori, di Mazzocchi e Carissimi. Un grande organico che ogni anno testimonia quanto si può costruire in dieci giorni di attività a contatto con la grande musica, e con la impareggiabile bellezza della città di Urbino, che ci abbraccia ogni estate da più di cinquanta anni.

Come oramai da 4 anni, le soluzioni di biglietteria ed abbonamento sono presenti sul sito della FIMA (www.fima-online.org) con molte convenienti offerte e riduzioni.

Per maggiori informazioni: https://www.fima-online.org/festival-urbino-musica-antica-2022/

 

Logistica: Si rinnova la sinergia tra Festival FIMA e Galleria delle Marche. Come negli anni passati, uno degli scenari dei concerti sarà una delle sedi più belle d’Italia: il Palazzo Ducale. Altri due luoghi tradizionali ospiteranno le esibizioni, il Salone Raffaello, messo gentilmente a disposizione dal Comune di Urbino e l’Oratorio S. Giuseppe gestito e concesso dall’omonima Confraternita.

L’edizione 2022 prevede un ampliamento della logistica dettato da un ulteriore intento di rivalutazione dei luoghi artistici del territorio, incentivato dal Comune di Urbino e sostenuto dalla collaborazione tra FIMA e CUUM (Club per l’UNESCO di Urbino e Montefeltro), nata nel 2020. Si aggiungono quindi alla lista dei luoghi dei concerti la chiesa di S. Andrea Avellino ed il chiostro del Complesso di S. Chiara, sede dell’ISIA di Urbino.

Tecnologie: Tutti i concerti saranno trasmessi in streaming e susseguentemente caricati sul canale Youtube della FIMA.

 

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