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Arte e Artigianato

La stampa d’arte, i gioielli originali, la ceramica sigillata, la lavorazione del metallo  e del vetro, la scultura, le creazioni con il cuoio.  Anche in questo caso Urbino mescola tradizione e innovazione.  Tecniche antiche  e creatività che ha incorporato il gusto del contemporaneo. In anni recenti, nel centro storico sono tornate alcune “botteghe” di artisti–artigiani che hanno dato nuova linfa a mestieri e abilità che rischiavano di scomparire.
La stampa calcografica ha origini lontane, ma in città ha un contatto diretto con l’eredità illustre lasciata dalla “Scuola del libro”, istituzione creata nel 1923 e sviluppata con successo negli anni a seguire. Tra i prodotti di artigianato artistico che contraddistinguono Urbino c’è la “Stella Ducale”, una lampada in ottone, stagno e vetro le cui forme si ispirano ai solidi platonici del matematico Luca Pacioli (1447 - 1517).
Visitabile a Urbino la riproduzione della tomba di Raffaello
La visita a Urbino si è arricchita con una nuova tappa dedicata a Raffaello. Nella chiesa dei Carmelitani Scalzi è infatti stata collocata una riproduzione in scala 1:1 della tomba del grande pittore urbinate, il cui originale è presente a Roma, nel Pantheon. La chiesa con il nuovo allestimento si trova a pochi passi dal monumento dedicato a Raffaello Sanzio, nel parco di Pian del Monte. Il complesso religioso, non più destinato al culto, è stato valorizzato da un allestimento espositivo che mette al centro dell’attenzione il manufatto che riporta la celebre iscrizione di Pietro Bembo:
Qui giace Raffaello da lui, quando visse, la natura temette d’essere vinta, ora che egli è morto, teme di morire.
La riproduzione della tomba di Raffaello era stata realizzata nel 2020, in occasione delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte del grande genio del Rinascimento, ed era parte della bellissima mostra allestita a Roma nelle Scuderie del Quirinale. Finite le celebrazioni, la riproduzione è stata donata alla Città di Urbino. La chiesa dei Carmelitani Scalzi si trova lungo un itinerario “ideale” legato a Raffaello: poco lontano, come detto, c’è il monumento ottocentesco dedicato al “Divino pittore” e a poche centinai di metri si trova la casa natale dell’artista.
In origine la chiesa apparteneva alla comunità dei Servi di Maria, fondata nel 1389. Nel 1673 il convento venne affidato ai Carmelitani Scalzi, e in quell’occasione sia la chiesa che il convento furono ricostruiti. Dopo varie trasformazioni, la parte relativa alla struttura conventuale oggi ospita la sede della Accademia di Belle Arti di Urbino.

Aperto tutti i giorni con orario 10.00 / 18.00

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